Unito dall’amicizia e da innumerevoli collaborazioni, sia sul palco, sia in sala di registrazione, il trio riversa l’assidua frequentazione musicale in una proposta di alto livello e che, senza ricorrere a etichette o iperboliche descrizioni, attinge semplicemente al comune amore per il Jazz inteso come una padronanza assoluta e personale del linguaggio, dalle radici alle più creative tendenze stilistiche contemporanee. Con il solido e raffinato pianismo di Mazzarino, la cantabilità delle linee di Bonaccorso e il groove di Angelucci, il Jazz si fa via via omaggio alla tradizione, invenzione corale e composizione originale.