Quattro decenni di impegno per il Jazz
"Giovanni Mazzarino riflette l'essere pianista-musicista-compositore che con un grosso bagaglio del passato applica nel suo presente quanto oggi sente indispensabile per la sua musica e per meglio supportare i musicisti di cui si contorna, sempre di alto livello. È attento ai dettagli dinamici, c'è molta cura nei suoni, nelle voci, negli incastri ritmici e armonici. Inserisce ovunque note essenziali ma ricche di musica. E il risultato è una musica che ti appartiene da subito e ti sembra di aver vissuto in qualche luogo, in qualche tempo". (Marco Losavio - Jazzitalia)
Giovanni Mazzarino è un pianista, compositore, didatta, operatore culturale ed editore italiano.
Guidato da uno spiccato gusto estetico e da una vasta cultura musicale, ma soprattutto da una vera e propria missione legata al Jazz come stile di vita, ha inciso a suo nome 20 dischi, partecipato a oltre 50 come sideman e ha vinto il referendum Top Jazz, indetto dalla rivista specializzata Musica Jazz nel 2002 come "miglior nuovo talento italiano". Una profonda fascinazione per l'architettura formale della musica, la ricerca maniacale della nota efficace, l'attenzione alla costruzione di un sound collettivo, la spiccata intenzione melodica e la certosina cura del dettaglio non solo al pianoforte, ma in ogni singolo aspetto di un progetto musicale, sono le caratteristiche principali della sua musica. Convinto che suonare Jazz non significhi "mettere in mostra i muscoli" con prodigiose esibizioni di tecnica pianistica, ma che invece occorra cesellare l'ispirazione con gli strumenti della conoscenza nella costante e vigile attesa del momento creativo, Mazzarino ha sempre ricercato attraverso l'introspezione, nell'ascolto del contesto sia musicale che sociale e nell'interscambio con i propri partner musicali, una dimensione espressiva autentica.
Guidato da uno spiccato gusto estetico e da una vasta cultura musicale, ma soprattutto da una vera e propria missione legata al Jazz come stile di vita, ha inciso a suo nome 20 dischi, partecipato a oltre 50 come sideman e ha vinto il referendum Top Jazz, indetto dalla rivista specializzata Musica Jazz nel 2002 come "miglior nuovo talento italiano". Una profonda fascinazione per l'architettura formale della musica, la ricerca maniacale della nota efficace, l'attenzione alla costruzione di un sound collettivo, la spiccata intenzione melodica e la certosina cura del dettaglio non solo al pianoforte, ma in ogni singolo aspetto di un progetto musicale, sono le caratteristiche principali della sua musica. Convinto che suonare Jazz non significhi "mettere in mostra i muscoli" con prodigiose esibizioni di tecnica pianistica, ma che invece occorra cesellare l'ispirazione con gli strumenti della conoscenza nella costante e vigile attesa del momento creativo, Mazzarino ha sempre ricercato attraverso l'introspezione, nell'ascolto del contesto sia musicale che sociale e nell'interscambio con i propri partner musicali, una dimensione espressiva autentica.
GLI ESORDI E LA SCENA JAZZ PALERMITANA
Come musicista Jazz professionista, Mazzarino inizia la sua carriera in Sicilia nel 1985, ma è a partire dal 1988 che la sua attività assume rilievo al fianco del grande vibrafonista palermitano Enzo Randisi che, considerandolo jazzisticamente affine, lo elegge a pianista di riferimento, fino alla sua scomparsa avvenuta nel 2006. La collaborazione e l'amicizia con Randisi, i suoi insegnamenti musicali e di vita e la frequentazione del vivace e stimolante ambiente musicale palermitano degli anni '90, segnano in profondità la sua evoluzione artistica e umana. Più in generale, la condivisione musicale con la "vecchia" generazione dei Jazzisti italiani vissuta in quegli anni (Romano Mussolini, Gianni Basso, Gil Cuppini, Bruno Longhi, Gianni Sanjust, Franco Cerri, Guido Pistocchi, Lino Patruno) sarà un punto d'appoggio essenziale per la maturazione di uno stile connotato da una profonda conoscenza e rispetto della tradizione su cui ha innestato le influenze più contemporanee mutuate dal linguaggio di pianisti come Bill Evans, Winton Kelly, Cedar Walton, Kenny Barron. L'esperienza con questi grandi musicisti trova il suo apice nel 1993, anno in cui partecipa al Festival Internazionale della Repubblica di S. Marino, partecipando poi all'incisione live "Jazz Italian All Stars" con Lino Patruno e Romano Mussolini, testimonianza di un momento importante della sua carriera.
Come musicista Jazz professionista, Mazzarino inizia la sua carriera in Sicilia nel 1985, ma è a partire dal 1988 che la sua attività assume rilievo al fianco del grande vibrafonista palermitano Enzo Randisi che, considerandolo jazzisticamente affine, lo elegge a pianista di riferimento, fino alla sua scomparsa avvenuta nel 2006. La collaborazione e l'amicizia con Randisi, i suoi insegnamenti musicali e di vita e la frequentazione del vivace e stimolante ambiente musicale palermitano degli anni '90, segnano in profondità la sua evoluzione artistica e umana. Più in generale, la condivisione musicale con la "vecchia" generazione dei Jazzisti italiani vissuta in quegli anni (Romano Mussolini, Gianni Basso, Gil Cuppini, Bruno Longhi, Gianni Sanjust, Franco Cerri, Guido Pistocchi, Lino Patruno) sarà un punto d'appoggio essenziale per la maturazione di uno stile connotato da una profonda conoscenza e rispetto della tradizione su cui ha innestato le influenze più contemporanee mutuate dal linguaggio di pianisti come Bill Evans, Winton Kelly, Cedar Walton, Kenny Barron. L'esperienza con questi grandi musicisti trova il suo apice nel 1993, anno in cui partecipa al Festival Internazionale della Repubblica di S. Marino, partecipando poi all'incisione live "Jazz Italian All Stars" con Lino Patruno e Romano Mussolini, testimonianza di un momento importante della sua carriera.
LE COLLABORAZIONI INTERNAZIONALI
Alla costante ricerca di nuovi stimoli e ispirazioni, Giovanni Mazzarino dissemina il suo percorso di prestigiose collaborazioni internazionali. Nel 1995 comincia la sua fruttuosa intesa artistica con la cantante americana Joan Cartwright, suonando in Europa in qualità di direttore musicale dei suoi progetti live. Nel Maggio 1998 comincia la sua collaborazione con il grande trombettista Randy Brecker, che prelude all'incisione del CD "Live At Brass Jazz Club" - Randy Brecker & Giovanni Mazzarino Trio. L'anno successivo, nel 1999, nasce una stabile collaborazione con uno dei più grandi interpreti e cantanti della storia del Jazz, Mark Murphy, che accompagnerà in decine di concerti fino al 2007. L'esperienza maturata al fianco di questo vero e proprio monumento del vocal Jazz e la non comune capacità di suonare "a servizio" valorizzando ogni singola nota del performer e spianandogli la strada con la sicurezza del suo Jazz di stampo prettamente americano, così come la tradizione dei grandi "accompagnatori" impone, contribuirà a renderlo un musicista molto apprezzato dai cantanti. Artiste come Anne Ducros, Eilena Williams , Rigmor Gustafsson, Silvia Droste, lo vorranno al loro fianco sempre più frequentemente come direttore musicale durante i tour italiani ed europei. Col nuovo millennio arriva anche la collaborazione artistica con il trombettista americano Tom Harrell, peraltro uno dei suoi "eroi musicali" di sempre, mentre nel 2001 ha inizio uno dei sodalizi più longevi della sua carriera, quello con due grandi musicisti americani: Steve Swallow e Adam Nussbaum. Il progetto, denominato Jazz in Trio, si concretizza in numerosi tour internazionali, svariate sedute di registrazione in progetti di cui Mazzarino è stato arrangiatore e regista, fino al più recente PIANIPARALLELI edito da Jazzy Records nel 2017, da cui è stato tratto anche l'omonimo film di Gianni Di Capua che ne documenta il making of . Altre importanti collaborazioni: Bob Mintzer, Steve Grossmann, Lester Bowie, Eddie Henderson, Claudio Roditi, Mick Goodrick, Jimmy Cobb, Carl Allen, Reggie Johnson, Bucky Pizzarelli, Valery Ponomarev, Kurt Rosenwinkel, Bobby Durham, George Robert, Irio De Paula, Manu Roche, Steve Rose, Bob Mover, Tony Scott, Dusko Goygovich, Eliot Zigmund, Stjepko Gut e molti altri.
Alla costante ricerca di nuovi stimoli e ispirazioni, Giovanni Mazzarino dissemina il suo percorso di prestigiose collaborazioni internazionali. Nel 1995 comincia la sua fruttuosa intesa artistica con la cantante americana Joan Cartwright, suonando in Europa in qualità di direttore musicale dei suoi progetti live. Nel Maggio 1998 comincia la sua collaborazione con il grande trombettista Randy Brecker, che prelude all'incisione del CD "Live At Brass Jazz Club" - Randy Brecker & Giovanni Mazzarino Trio. L'anno successivo, nel 1999, nasce una stabile collaborazione con uno dei più grandi interpreti e cantanti della storia del Jazz, Mark Murphy, che accompagnerà in decine di concerti fino al 2007. L'esperienza maturata al fianco di questo vero e proprio monumento del vocal Jazz e la non comune capacità di suonare "a servizio" valorizzando ogni singola nota del performer e spianandogli la strada con la sicurezza del suo Jazz di stampo prettamente americano, così come la tradizione dei grandi "accompagnatori" impone, contribuirà a renderlo un musicista molto apprezzato dai cantanti. Artiste come Anne Ducros, Eilena Williams , Rigmor Gustafsson, Silvia Droste, lo vorranno al loro fianco sempre più frequentemente come direttore musicale durante i tour italiani ed europei. Col nuovo millennio arriva anche la collaborazione artistica con il trombettista americano Tom Harrell, peraltro uno dei suoi "eroi musicali" di sempre, mentre nel 2001 ha inizio uno dei sodalizi più longevi della sua carriera, quello con due grandi musicisti americani: Steve Swallow e Adam Nussbaum. Il progetto, denominato Jazz in Trio, si concretizza in numerosi tour internazionali, svariate sedute di registrazione in progetti di cui Mazzarino è stato arrangiatore e regista, fino al più recente PIANIPARALLELI edito da Jazzy Records nel 2017, da cui è stato tratto anche l'omonimo film di Gianni Di Capua che ne documenta il making of . Altre importanti collaborazioni: Bob Mintzer, Steve Grossmann, Lester Bowie, Eddie Henderson, Claudio Roditi, Mick Goodrick, Jimmy Cobb, Carl Allen, Reggie Johnson, Bucky Pizzarelli, Valery Ponomarev, Kurt Rosenwinkel, Bobby Durham, George Robert, Irio De Paula, Manu Roche, Steve Rose, Bob Mover, Tony Scott, Dusko Goygovich, Eliot Zigmund, Stjepko Gut e molti altri.
LA SCENA ITALIANA
Altrettanto significativa e ricca la storia delle collaborazioni sulla scena Jazz nostrana. Vincitore del TOP JAZZ, nel 2002 come Miglior Nuovo Talento Italiano, Giovanni Mazzarino ha sempre incrociato la sua passione musicale con quella di musicisti scelti non a caso, ma al contrario rigorosamente selezionati sulla base di una profonda affinità artistica e umana. Esigenza che lo ha portato in quarant'anni a collaborare stabilmente con grandi protagonisti del Jazz italiano fra cui.: Enzo Randisi, Gianni Basso, Franco Cerri, Enrico Rava, Paolo Fresu, Massimo Urbani, Fabrizio Bosso, Nicola Stilo, Flavio Boltro, Marco Tamburini, Max Ionata, Tullio De Piscopo, Francesco Bearzatti, Daniela Spalletta, Rosario Giuliani, Javier Girotto, Stefano D'Anna, Tiziana Ghiglioni, Mimmo Cafiero, Enrico Intra, Francesco Cafiso, Paolo Silvestri, e tanti altri ancora.
Altrettanto significativa e ricca la storia delle collaborazioni sulla scena Jazz nostrana. Vincitore del TOP JAZZ, nel 2002 come Miglior Nuovo Talento Italiano, Giovanni Mazzarino ha sempre incrociato la sua passione musicale con quella di musicisti scelti non a caso, ma al contrario rigorosamente selezionati sulla base di una profonda affinità artistica e umana. Esigenza che lo ha portato in quarant'anni a collaborare stabilmente con grandi protagonisti del Jazz italiano fra cui.: Enzo Randisi, Gianni Basso, Franco Cerri, Enrico Rava, Paolo Fresu, Massimo Urbani, Fabrizio Bosso, Nicola Stilo, Flavio Boltro, Marco Tamburini, Max Ionata, Tullio De Piscopo, Francesco Bearzatti, Daniela Spalletta, Rosario Giuliani, Javier Girotto, Stefano D'Anna, Tiziana Ghiglioni, Mimmo Cafiero, Enrico Intra, Francesco Cafiso, Paolo Silvestri, e tanti altri ancora.